lunedì 16 luglio 2007

Jonathan Strange e il signor Norrell di Clarke Susanna

Libro decisamente noioso e nozionistico. Mai avrei pensato che un libro sulla magia potesse essere così lungo che mi sembrava che per magia il libro si allungasse e non mi facesse mai arrivare alla fine. La trama si potrebbe sviscerare in un centinaia di pagine, ma la scrittrice riesce a produrne 887, piene zeppe di note. Non mi dilungherò assolutamente sulla trama, che è possibile leggerla tranquillamente sui siti web relativi alla vendita online, ma sconsiglio vivamente la lettura.

giovedì 24 maggio 2007

How Could You?


"Quando ero una cucciola, ti ho divertito con le mie buffonate e ti ho fatto ridere. Mi chiamavi la tua bambina e nonostante un certo numero di scarpe rosicchiate ed un paio di guanciali squartati e sparpagliati ovunque, sono diventata la tua migliore amica. Ogni qualvolta facevo la "discola" mi agitavi il dito davanti al naso e mi chiedevi "Come hai potuto?", ma poi cedevi e mi rotolavi sulla pancia per una grattatina. La mia educazione casalinga fu un po' piu' lunga di quel che pensavi, perché eri molto indaffarato, ma ci abbiamo lavorato insieme. Ricordo le notti in cui mi ranicchiavo vicino a te nel letto ed ascoltavo le tue confidenze ed i tuoi sogni segreti e credevo che la vita non sarebbe potuta essere più perfetta. Andavamo a fare lunghe camminate e corse nel parco, giri in macchina, fermate per il gelato
(per me solo il cono perchè "il gelato fa male ai cani", dicevi), ed io mi facevo lunghi pisolini al sole, aspettando che tornassi a casa alla fine della giornata. Impercettibilmente, hai iniziato a trascorrere più tempo al lavoro, a pensare alla tua carriera ed a dedicare più tempo alla ricerca di una compagna umana. Ti ho
aspettato con pazienza, consolandoti comunque nei dolori e nelle delusioni, non ti ho mai rimproverato per le decisioni sbagliate e ho salutato con gioia ogni tuo ritorno a casa, anche quando ti sei innamorato. Lei, che ora è tua moglie, non "persona da cani", ma le ho dato comunque il benvenuto nella nostra famiglia, provando a dimostrarle affetto e obbedendole... Ero felice, perchè tu eri felice.
Quando sono arrivati i bambini, ho condiviso la vostra agitazione. Sono stata affascinata dal loro aspetto roseo, dal loro odore e avrei voluto far loro da madre. Solo voi due potevate temere che potessi far loro del male, ma ho passato la maggior parte del tempo in un'altra stanza, o in gabbia. Oh, come avrei voluto amarli, ma
sono divenuta una "prigioniera dell'amore". Quando hanno iniziato a crescere, sono diventata la loro amica. Si aggrappavano al mio pelo e si trascinavano sulle loro tremolanti gambette, mi cacciavano le dita negli occhi, esploravano le mie orecchie e mi baciavano sul naso. Di loro, adoravo tutto e le loro carezze - perchè le tue carezze erano ormai diventate così rare - ed io li avrei difesi fino alla morte, se fosse stato necessario. Avrei voluto sgusciare dentro i loro letti ed ascoltare le loro ansie ed i loro sogni segreti, ed insieme avremmo aspettato di sentire arrivare
il rumore della tua auto. C'era un tempo in cui, quando qualcuno ti chiedeva se
avessi un cane,tu tiravi fuori la mia foto dal portafoglio e iniziavi a raccontare di
me. In questi ultimi anni, hai risposto solo "si" e hai cambiato discorso. Sono passata dall'essere il "tuo cane" a "solo un cane", e tu a lamentarti per ogni spesa affrontata per me. Ora, hai l'opportunità di fare una nuova carriera in un'altra città, e tu e loro vi trasferirete in un appartamento dove gli animali non sono
ammessi. Tu hai preso la giusta decisione per la tua" famiglia", ma c'era un tempo in cui ero io la tua sola famiglia. Ero eccitata all'idea del viaggio in auto, fino a quando siamo arrivati al rifugio per animali. Odorava di cani e di gatti, di paura,
di disperazione. Hai compilato le carte e hai detto "So che troverete una buona casa per lei". Loro hanno fatto spallucce e ti hanno guardato con sguardo afflitto. Conoscono la realtà che riguarda un cane di mezza età, sia pure con le "carte". Hai dovuto staccare le dita di tuo figlio dal mio collare mentre lui gridava "No, babbo! Per favore, non lasciare che prendano il mio cane!" Ed ero preoccupata per lui e di che lezione le stavi giusto impartendo su amicizia e lealtà, su amore e responsabilità, e sul rispetto per ogni vita. Mi hai dato una pacca di addio
sulla testa, evitando i miei occhi, e ti sei cortesemente rifiutato di portare con te il mio collare ed il mio guinzaglio. Avevi una scadenza da rispettare, ed ora anch'io ne ho una che mi attende. Dopo la tua partenza, le due gentili signore dissero che certamente tu lo sapevi da mesi di questo trasloco e ciò nonostante non hai fatto alcun tentativo di trovarmi una buona casa. Scossero la testa e mi
chiesero "Come hai potuto?". Qui al canile, con noi sono premurosi,tanto quanto lo permettono i loro impegni. Naturalmente, ci danno da mangiare, ma io già da giorni ho perso l'appetito. All'inizio, ogniqualvolta qualcuno passava davanti al mio recinto, correvo al cancello, sperando che fossi tu, - che avessi cambiato idea -
che questo fosse tutto un brutto sogno...o almeno speravo che fosse qualcuno che si interessasse a me, qualcuno che avrebbe potuto salvarmi. Quando capii che non avrei potuto competere con lo zampettare di un cucciolo allegro, inconscio del suo destino, mi ritirai nell'angolo più lontano ed aspettai. Sentii i suoi passi che venivano per me alla fine della giornata, e la seguii silenziosamente lungo il
corridoio, fino ad una stanza isolata. Una stanza magnificamente tranquilla. Lei
mi piazzò sul tavolo e mi strofinò le orecchie e mi disse di non preoccuparmi. Il mio cuore martellava nell' attesa di ciò che stava per succedere, ma c'era anche un senso di sollievo. La prigioniera dell'amore ha esaurito i suoi giorni. Come è mia natura, era più preoccupata per lei. Il fardello che sopporta la opprime profondamente, e lo so, così come conoscevo ogni tuo umore. Gentilmente mi ha messo un laccio emostatico su una delle mie zampe anteriori, mentre una lacrima le scendeva lungo una guancia. Le leccai la mano così come facevo con te per consolarti tanti anni fa. Senza farmi male mi infilò l'ago ipodermico in vena. Come sentii la
puntura ed il freddo liquido scorrere nel mio corpo, mi lascia andare sonnolenta, la guardai nei suoi occhi buoni e mormorai "Come hai potuto". Forse perchè non capì bene il mio linguaggio canino, mi rispose "Sono così dispiaciuta". Mi abbracciò ed in fretta mi spiegò che era il suo lavoro essere sicura che io andassi in un posto migliore, dove non sarei stata ignorata, o maltrattata o abbandonata, o dove non
avrei dovuto arrangiarmi da sola - un posto di amore e di luce, così diverso da questo luogo terreno. E con le mie ultime energie, cercai di spiegarle con un colpo di coda che il mio "Come hai potuto?" non era rivolto a lei. Era per te, Mio Amato Padrone, era a te che stavo pensando...Penserò sempre a te e ti aspetterò per sempre. Che tutti, nella tua vita, possano continuare a mostrarti così tanta lealtà.
Fine
By Jim Willis 2001 traduzione di Patrizia
Fiorenzato
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Una nota dell'autore
Se "How Could You?" ti ha fatto piangere mentre lo leggevi, così come ho pianto io mentre lo scrivevo, è perchè è la storia composita di milioni di "animali da compagnia", che in passato avevano un padrone e che ogni anno muoiono nei rifugi per animali in America e Canada (come anche in Italia!n.d.t.).Chiunque voglia distribuire questo saggio per scopi non commerciali è ben accetto, purchè sia correttamente riportata la nota sul copyright. Per favore, utilizzate questo saggio per aiutare l'educazione, nel vostro sito, nelle newsletter, nei rifugi per animali,
negli ambulatori veterinari e nei bollettini. Dite alla gente che la decisione di aggiungere un animale alla famiglia, è una decisione importante per la vita, quegli animali meritano il nostro amore e cure sensibili, che trovare una nuova casa
idonea per il vostro animale è una vostra responsabilità e qualunque associazione umanitaria locale o lega per la difesa animale può offrirvi buoni consigli, e che ogni vita è preziosa. Per favore, fate la vostra parte per fermare le uccisioni e favorite tutte le campagne per la sterilizzazione per prevenire animali indesiderati.
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Ho riportato qui una la storia che ho letto su it.discussioni.animali.cani e come é scritto poco sopra mi ha fatto piangere :).
Non abbandonate MAI gli animali. Prima di prenderne uno siate coscienti dell'impegno preso. Il batuffolo che accoglierete, diventerà grande, distruggerà oggetti, avrà bisogno di visite veterinarie, potrà sembrare costoso ed a volte sembrerà che sia un limite alla vostra vita, ma l'amore incondizionato che saprà darvi non avrà prezzo. L'unica cosa è pensateci bene.

venerdì 4 maggio 2007

Il maestro di scherma



Questo libro ha avuto la sfortuna di essere letto dopo "Nel buio che precede l'alba" e probabilmente all'inizio ero un pò lenta nel leggerlo perchè avevo ancora in mente i personaggi dell'altro. Avevo letto già dell'autore il Club di Dumas, che mi era piaciuto ma non entusiasmato. Protagonista del libro è il maestro Jaime Astarloa, maestro di scherma e uomo d'onore di una vecchia 'cavalleria' ormai inesistente. Egli vive isolato dalla politica e dalla cultura contemporanea (Spagna 1868). Il suo unico sogno è trovare la stoccata perfetta, ma sembra impossibile da trovare come il santo Graal. La vita del maestro viene agitata dalla comparsa di una donna giovane e bella, ma alquanto misteriosa, tale Adela de Otero, che chiede di imparare una stoccata invincibile creata dallo stesso maestro. Astarloa decide di accogliere Adela come sia allieva nonostante alcune perplessità e questo da inizio ad un susseguirsi di intrighi in cui il maestro rimarrà invischiato. Lo scrittore trae spunto anche in questo libro dai tre moschettieri, il personaggio di Adela è fin troppo simile a Milady. Peccato che non ho conoscienza delle tecniche di scherma... leggendo questo libro mi sarebbero state sicuramente di aiuto, visto che vi sono numerose e specifiche descrizioni dei combattimenti.

Nel buio che precede l'alba


"Nel buio che precede l'alba" è un libro che parla di amicizia, di guerra, di amore e delinea uno spaccato della vita degli indiani pellerossa dalla fine dell' '800 con l'arrivo dei primi coloni bianchi in Canada alla fine della prima guerra mondiale. Il libro inizia con la fine della guerra, dove un'indiana Cree aspetta il treno che riporterà il miglior amico del nipote a casa. In realtà all'arrivo del treno scopre che non è Elija ad essere tornato ma proprio suo nipote Xavier, decisamente provato e menomato dalla guerra. Qui iniziano dei flash back sia di Xavier che rivive il periodo in guerra con il suo migliore amico, dall'addestramento fino alla sua conclusione, sia della zia Niska che racconta al nipote alcuni episodi della sua vita. Xavier non parla con la zia, non racconta niente della vita in trincee, di come ha perso la gamba e della sua dipendenza alla morfina. La zia cerca di capire il nipote e di aiutarlo a desiderare di vivere raccontandogli la sua vita, di come è diventata cacciatrice di wendigo, di come si è rifiutata di vivere nelle riserve e dei suoi sogni premotitori. Il libro è molto bello, talvolta malinconico. Dopo aver finito di leggere il libro, i suoi personaggi mi sono rimasti nel cuore e non ho avuto il coraggio per un paio di giorni di leggere un altro libro. Mi ha lasciato una bella sensazione che solo alcuni libri giapponesi mi sanno dare. Un saluto a Xavier, Elija e Niska.

venerdì 13 aprile 2007

Sotto il segno della pecora - Murakami



Dopo anni di accanita ricerca sono finalmente riuscita a leggere questo libro. Diciamo che dovrebbe essere il prequel di 'Dance Dance Dance' e in Italia non è più reperibile da diverso tempo. Avevo contattato numero volte la casa editrice che l'aveva inizialmente pubblicato, senza che mai avessi avuto risposta da parte loro. Approfitto questo spazio per ringraziare la Longanesi per la loro mancata disponibilità. Girando sul web, ho trovato numero persone che cercavano questo libro, come se fosse il santo graal e finalmente dopo accanita ricerca ho trovato chi mi ha potuto fornire il file in formato pdf. Il libro è abbastanza bello, come del resto tutti i libri di Murakami.
I personaggi come sembre bizzarri. Il protagonista è un pubblicitario annoiato e mediocre che ha il compito di rintracciare una pecora che appare in una foto utilizzata per una campagna pubblicitaria. La foto è stata fatta dal Ratto, un amico del protagonista ormai scomparso in qualche paese sperduto. La ricerca è stata incaricata da un famoso Boss che vuole assolutamente rintracciare la pecora. La pecora, essere geniale che si diverte ad entrare ed uscire dai corpi per ottenere i suoi scopi e come aiutante del protagonista una ragazza dai lobi particolari. Non aggiungo altro, ho già detto abbastanza... nel caso qualcuno fosse interessato al libro contattami pure. Certo leggerlo in delle fotocopie od online non è la stessa cosa di avere il libro... ma almeno è possibile leggerlo!

venerdì 6 aprile 2007

Arriva Tora


Ho sempre amato gli animali.. a parte alcuni insetti, ed ho avuto sempre intenzione di prendere un cane quando avrei avuto una casa mia. Adoro i cani e l'affetto incondizionato che ti dimostrano. Certo sono un impegno, ma un impegno piacevole. A. invece, preferisce i gatti.. ma avendo un vicino con tre cani, era dubbioso sul prenderne uno. Visto che sono una persona previdente, ho fatto un sacco di ricerche su che tipo di cane sarebbe stato più adatto a me. Controllavo la razza, guadavo la taglia, le caratteristiche del cane, le mie abitudini, la casa ecc. Basta leggere per un giorno il newsgoup sui cani (idac) per sapere che bisogna ponderare bene la scelta. Ormai ho praticamente scelto la razza (Alaskan Malamute), ma per soldi e per tempo, ho posticipato l'acquisto a data da definirsi. Il fatto che a casa non ci sto molto è una delle motivazioni principali. Mentre riflettevo sul fatto se fosse possibile prendere un cane visto che non ci sono mai, qualcuno tramava nell'ombra....Mentre andavo a casa dei genitori di A. una pallina di pelo si butta di fronte alla mia macchina. Penso sia il solito piccione stupido che si posta all'ultimo, ma A. mi ferma e mi dice guarda! Era un micino color minestrone piccolissimo. Ci guardava e noi non sapevamo che fare. L'abbiamo raccolto e messo sul marciapiede, ma sembrava che amasse di più il copertone dell'auto. Alla fine l'ho guardata, ho guardato A. e gli ho detto: portiamola a casa!. Non è un Alaskan Malamute, non è neppure un cane, quando l'ho vista la prima volta era scheletrica. infreddolita, con gli occhi cisposi e malaticcia, ma ormai fa parte della famiglia! Ecco Tora, ora bellissima micietta, per gli amici Pisy.

Le cronache di Narnia - C.S. Lewis


Dopo aver visto il film ed essendo piaciuto (a parte il doppiaggio del leone), ho deciso di leggere il libro o meglio i libri, dei piccoli mattoncini. Mia zia, che mi ha prestato il libro, mi aveva detto che non le era piaciuto, ma avendo dei gusti riguardo i libri abbastanza diversi non mi sono fatta influenzare. I libri sono sette, ma la versione prestata li raccoglieva in uno unico di difficile lettura. Essendo troppo grosso, mi era difficile portarlo al mare e anche a letto il mio polso si stancava dopo venti minuti (anche se Harry Potter non mi stancava mai anche se grosso). In ogni caso dei sette libri, il migliore credo sia quello di cui poi hanno fatto il film. Le altre avventure mi ricordavano Simbad, Viaggio al centro della terra e diversi altri libri per ragazzi, ma erano decisamente meno avvincenti. Odio quelle frasi tipo "non parlero di questo" (e poi ne parla per due pagine), oppure "ma voi bambini ...". Qualcuno potrebbe pensare, cavoli, è normale, è un libro per ragazzi! Ma io solitamente adoro i libri per ragazzi, non mi faccio problemi a leggerli, e sono sicura che anche se l'avessi letto da ragazzina, non mi sarebbe piaciuto lo stesso. Meno male che non l'ho comprato!

Un giorno come Figaro - scritto il 27/06/2006

Premessa:
Pochi giorni fa A. ha deciso di abbandonare qualsiasi barbiere/parrucchiere e di fare da solo comprandosi un tagliacapelli.Volendo subito provare l'acquisto, mi si è offerto come cavia. Con animo impaurito e teso, nonostante non fosse la prima volta che tagliavo i capelli a qualcuno, gli ho tagliato i capelli. Il risultato è stato soddisfacente anche se secondo lui ancora troppo lunghetti.
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Domenica:
A. mi ha chiesto di ritagliarli i capelli, non riesce più a domarli. (In effetti sono ancora lunghetti, ma come prima volta non volevo rischiare). Preparo tutto come se fossi una parrucchiera esperta: asciugamano, sedia, pettine ecc e mi acciungo al taglio dei capelli.A. mi da una totale fiducia che sinceramente mi spaventa. Mi chiedo come fa a fidarsi? E se gli taglio i capelli da schifo? Nemmeno mio nipotino era così tranquillo quando gli avevo accorciato i capelli...In ogni caso inizio l'operazione, parto con quelli di dietro, l'operazione è semplice e sembra andare per il verso giusto. Mi fermo e inizio a fare quelli davanti. Sono concentratissima e mentre inizio a tagliare la sicura del tagliacapelli decide di volare via. Il risultato era una specie di scalpo sulla testa di A. Assomigliava all'erba appena tagliata in mezzo ad un campo di erbacce. Mezza disperata tra un scusa e l'altrao, ho dovuto riparare il danno, tagliandoli decisamente corti, quasi rasati. Fortuna che A. rideva... se fosse capitato a me non sarei stata così tranquilla =_=.
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Dopo qualche giorno
I capelli di A. sono ancora cortissimi, dice che tanto ricresceranno e che comunque rimane al fresco. (Lo credo a momenti lo rasavo...)Mi chiedo se si fidera' nuovamente di farsi tagliare i capelli da me :O.Lui racconta l'accaduto un po' a tutti come se fosse una barzelletta, facendosi grosse risate... io ancora non riesco a riderci su, anche se ripensando al momento della rasata scalpo un po' sorrido. (Chissà che faccia che devo aver fatto al momento).
Oggi
A. continua a fidarsi e si fa tagliare i capelli da me.. io con il tempo sto migliorando :).

La maledizione di Bosh


Tempo fa mi regalarono un puzzle di Bosh da 1000 pezzi. Il quadro raffigurato è il trittico delle delizie. Adoro Bosh e adoro i puzzle e per questo il regalo è stato graditissimo. Ho iniziato a farlo, dopo averne finito uno da 13200 pezzi, un quadro di Tiziano a grandezza naturale (l'amore sacro e l'amore profano). Il puzzle di Tiziano mi aveva un po' logorato, ci ho messo anni a terminarlo, visto che avevo problemi sia di spazio che di tempo. Comunque ho iniziato il puzzle di Bosh, piena di fiducia, perchè è abbastanza semplice e in realtà l'ho finito presto, tranne per una tessera.Da quando faccio puzzle non ho mai perso tessere, quindi secondo me mancava proprio nel pacco =_=.In ogni caso ero disperata, ma piena di fiducia nella Clementoni e quindi invio subito il magico coupon di richiesta della tessera mancante, con le specifiche dettagliate della tessera che mi mancava. Aspetto e dopo un mese circa, mi hanno inviato la scatola intera. Non ero molto contenta, odio fare le cose due volte, e di certo non volevo rimettermi a fare nuovamente il puzzle, quindi decido dicercare l'unica tessera mancante. La trovo dopo circa un'ora ma.... non entra! Incredibile, mi dico che forse non è quella, ma la conosco ormai a memoria quella odiatissima tessera. Mi viene un dubbio.... non è che il puzzle è tagliato diversamente???? La risposta era dentro di me e purtroppo era giusta! Ancora fiduciosa mi dico vabbè la prima volta ci ho messo pochissimo, mi metto a farlo sopra l'altro, così è ancora più facile,tanto più o meno lo conosco a memoria. Le ultime parole famose =_=, quelle personcine che abitano il puzzle, non erano d'accordo e mi hanno reso la vita impossibile, si agitavano, si spostavano e non si facevano trovare. Ieri pero' ho vinto io! Alle 22.05 (ho guardato l'orologio) ho rifinito il puzzle, l'ho incollato e sono andata a letto felice. Ora gli animali, gli esserini e le persone, possono muoversi tranquillamente, ma non possono più sfuggire.Domani comprerò la cornice in attesa di poterlo appendere in casa.

Niente di vero tranne gli occhi - Faletti


Libro che mi è stato prestato da mia sorella e che ho iniziato piena di pregiudizi... sia perchè non credo che i libri siano scritti interamente da Faletti, sia perchè non mi piace il 'personaggio' Faletti.
Prima domanda che mi pongo analizzando la compertina è perchè il font del nome di Faletti in copertina è più grande del titolo del libro? Il titolo quasi non si legge, evidentemente il marketing ha pensato di dare più importanza all'autore del libro che al libro. Il libro inizia con l'uccisione di uno che mi stava subito antipatico quindi sono pure contenta, ma il modo di scrivere per dirla alla Celentano è lento... pieno di descrizioni inutili imitando i classici polpettoni americani che, prima di arrivare al dunque, devono scrivere almeno mille pagine. Andando avanti il libro improvvisamente si trasforma, da polpettone americano diventa un libro alla Rosamunde Pilcher. Per i non conoscitori della scrittrice, questo genere di romanzi raccontano di donne bellissime che hanno tutti gli uomini ai loro piedi. A questo punto, mi è finita tutta la voglia di continuare a leggere il libro, ma spinta da un animo stoico ho deciso di continuare nella lettura. Il libro si trasforma nel 'La moglie del soldato' e mi chiedo ma che sto leggendo? Non doveva essere un thriller? Successivamente cambia ambientazione, ci si sposta a Roma. il ritmo finalmente aumenta ed inizio a chiedermi se il libro è una scrittura corale di diversi ghost writers. Questa parte inizia a piacermi e penso che forse il libro non è così male, ma purtroppo ero solo a metà. Si torna in America, ritorna il ritmo lento... evidentemente un nuovo cambio di scrittore e rincomincio ad annoiarmi. Muoiono diverse persone e per trovare l'assassino vengono scomodati trapianti, cellule staminali e una bella Ducati. Mi accorgo che il libro sta diventando veramente pesante e decido di dargli una botta di vita, devo assolutamente finirlo il prima possibile! Finalmente scopro chi era l'assassino... e sinceramente non mi piacciono le trovate tipo l'assassino è uno che hai visto 2 secondi, un personaggio marginale. Gentilmente mi spiegano i motivi del suo gesto in 50 pagine. Alla fine dopo lotte incredibili in cui anche in un film di John Whoo potevano risultare strane, ho finito il libro. Come voto gli darei un cinque regalato..

Le donne e il lavoro

E' triste come al giorno d'oggi, ancora si debba discutere sulle discriminazioni che le donne subiscono nel mondo del lavoro. Anche se come luogo comune si dice che le donne sono maggiormente portate per le materie umanistiche, non significa che tutte lo siano o che nessuna sia portata per le materie scientifiche. Del resto ci sono anche degli uomini che fanno gli insegnanti no? Ma loro non vengono discriminati, anzi vengono aiutati nell'inserimento. Da poco mi è stata riportata la notizia che ad una riunione importante riguardante l'informatica, una persona ha dichiarato che non si fida delle donne programmatici! Non è che non si fidi di alcune colleghe che lui ritiene impreparate, no delle donnne a priori! Io lavoro in un ambiente prettamente maschili e mi sono dovuta scontrare con queste persone ottuse. Mi sono sentita dire frasi tipo: le donne non sono portate per l'informatica, le donne non sono brave come gli uomini ecc. Tutte fesserie.Quand'è che certi uomini capiranno che non ci sono nel mondo del lavoro uomini e donne ma solamente competenti o incompetenti lavoratori? Devo ammettere che talvolta le donne stesse non aiutano a sfatare questo mito, preferendo una gonna corta od una scollatura ad una dimostrazione di un lavoro ben fatto. Certo fare carriera per le proprie forme è più facile che fare carriera per le proprie competenze..., del resto molti uomini preferiscono questo, bamboline che non pensano ma che è bello guardare. Tutto questo mi lascia molto amareggiata, noi donne non solo dobbiamo dimostrare di essere brave nel lavoro che facciamo, ma più brave dei nostri colleghi uomini! Spero che questa situazione cambi prima o poi anche se non sono molto fiduciosa.....

Uto - Andrea De Carlo


Consigliatomi da una ragazza mentre mi acconciava i capelli dal parrucchiere ho deciso di acquistarlo, del resto il prezzo era decisamente abbordabile. In genere non amo molto la letteratura italiana, ma sono sempre aperta alle novità e non avendo letto niente di De Carlo ho decisono di buttarmi nella lettura. Il libro mi è piaciuto molto, nonostante odiassi tutti i protagonisti. Uto mi ricordava molto il personaggio di Ephram del telefilm Everwood, forse perchè entrambi adolescienti ed entrambi antipatici. Uto è il classico ribelle, mezzo genio, allontanato dalla famiglia dopo un tragico incidente, per permettergli di cambiare aria. Un tipo di quelli che vorrebbero agire ma che non agiscono mai e che preferiscono vedere la propria vita come se fosse un film girato da altri. Riesce a farsi odiare ed amare da tutti, ma sopratutto distrugge la serenità della famiglia che lo ospita. Il video di Robbie Williams dove fa il santone.. non ricordo il nome, mi ricorda molto la fine del libro.
Buona lettura!

Tre uomini a zonzo - Jerome K. Jerome

Quando ho iniziato a leggere questo libro pensavo fosse divertente come il suo predecessore Tre uomini in barca per non parlare del cane, ricco di gang esilaranti che ancora al solo pensarci rido, invece devo dire che mi ha un pò deluso.
E' stata la sua seconda lettura, la prima volta che lo presi in mano, l'ho abbandonato perchè avevo poco tempo e volevo avere il tempo di gustarmelo per bene. Anche in questo libro ci sono i soliti siparietti divertenti, è presente lo zio, situazioni imbarazzanti, ma niente come il primo... Le difficoltà di appendere un quadro, il ginocchio della lavandaia... la puzza dei formaggi.. Il primo libro è senza dubbio insuperabile, questo passabile.

Se potente tu sei...perchè fuggire?


Riporto qui un post che avevo scritto all'interno del mio vecchio blog nucleius.blog.tiscali.it il 31/05/2005. Avendo deciso di abbandonare il mio vecchio blog, sto reinserendo alcuni post qui.


Sabato sono andata a vedere l'ultimo episodio di Star Wars. Non sono una fan accanita della serie, da bambina quando è uscito, ho accuratamente evitato di vedere i tre film visto che non ho mai amato la fantascienza. Non ho mai visto nemmeno una puntata intera di Star Trek ed ho visto Blade Runner solo 10 anni fa. Comunque visto che amo il cinema in generale, ho deciso diversi anni fa di guardare i vecchi SW, non mi hanno particolarmente esaltato ... ma per completezza ho visto anche i tre nuovi. Lascio perdere ogni commento ai due precedenti a parte che mi aspettavo nel primo che Darth Maul avesse più spazio. Comunque questo film l'ho trovato un po' ridicolo. Nessuna emozione provata, a parte quattro risate per alcune battute e molte perplessità su come mi veniva snocciolata la storia. D'accordo che la storia doveva quadrare con i vecchi film... ma alcune cose erano proprio tirate per i capelli!.Anakin si converte al male per salvare la moglie, visto che l'imperatore Palpatine gli aveva assicurato che convertendosi poteva conoscere il segreto dell'immortalità... e non appena quello si converte.. salta fuori che lui non la conosce... che forse incrementando la forza del lato oscuro... ma cavoli io qui l'avrei bello che seccato! Mi converto per uno scopo che poi non posso realizzare! Ma poi ... la forza sarà molto potente in lui... ma il cervello non mi sembra proprio! Ti fidi di uno che ha ammazzato il suo mentore nel sonno? e poi come avrà fatto non so... visto che il mentore era così potente.. mah. E vogliamo parlare dello scontro tra Yoda e Palpatine? Yoda era in vantaggio dopo aver detto frasi memorabili come 'Se potente tu sei perchè fuggire?' o 'alla fine il tuo dominio giunto è...e non poco abbastanza esso è durato', dopo aver respinto con le mani l'elettricità emanata dall'imperatore cade.. e si dichiara sconfitto. Ed io mi chiedo PERCHE'? Stavi vincendo, sei solo caduto e ti ritiri? e non solo vai pure in esilio... per far combaciare le cose avrebbe dovuto perdere... ma Yoda non poteva perdere ^_^. Altre cose meravigliose... Obi Wan che vince su Anakin perchè lui è più in alto =_= (sembrava una frase da film di Jackie Chan) e dopo averlo fatto a fette... per pietà non lo finisce.. preferisce andare via.. io l'avrei finito, almeno non soffriva, visto che era come un fratello per lui! E per concludere.. dopo la trasformazione.. in Lord Casco ops scusate ^_^ in Darth Veder quello crede alle idiozie di Palpatine a proposito della morte della moglie... ma se ti eri accorto che era ancora viva! Ecco perchè poi vengono su dei figli come Leila e Luke!. Luke del resto ha la stessa intelligenza del padre ^_^.

Murakami - La fine del mondo e il paese delle meraviglie



Breve recensione del libro


Il libro si divide in 2 storie, che poi si riuniscono in una.


I protagonisti: un Cibernatico e un Lettore di Sogni.


Il Cibernatico vive nel paese delle meraviglie, è una specie di 'uomo crittografico'. Egli conosce per lavoro uno scienziato, che grazie a degli esperimenti sui crani degli animali, ha trovato il modo per eliminare il suono dal mondo. Tutte le grosse aziende vogliono impadronirsi della scoperta ed usarla per scopi propri. Il Cibernatico si trova in mezzo alla battaglia.


Il lettore di sogni invece, vive alla fine del mondo, un luogo dove la gente si deve privare della propria ombra e del cuore. Egli ha il compito di leggere i sogni custoditi nei crani degli unicorni.
Non vorrei raccontare per filo e per segno la trama, ma descrivere piuttosto le sensazioni che leggere un libro di Murakami mi provoca. Ogni sua storia mi lascia addosso una strana malinconia e ogni qual volta termino il libro,mi sento di aver lasciato un amico. I personaggi hanno sempre qualcosa di strano:




  • un uomo che riflette solo all'interno di un pozzo,


  • un uomo pecora,


  • un uomo che vive 'spalando la neve' senza nessuna gioia,


  • Cibernatici,


  • Lettori di Sogni,


  • e tanti altri...


Leggendo queste storie si passa tra realtà e mondo onirico/fantastico in un batter di ciglia. Nonostante ciò sembra tutto normale, parte della vita quotidiana.



Come sarebbe il mondo sensa i suoni?



Nessun cinguettio degli uccelli, nessun rumore di caffè appena fatto..
Sicuramente io non riuscire a viverci, anche se in realtà qualche suono lo sopprimerei volentieri... tipo il clacson del vicino la mattina presto, :-).

Banana Yoshimoto

Secondo me Banana Yoshimoto è un po' sopravvalutata. Per meglio spiegarmi: quando scrisse Kitchen era una novità, un libro simile ad un manga! Bello! Ora non è più una novità, non si rinnova, analizza un singolo sentimento a libro. Il libro che preferisco scritto da lei è Amrita, che è anche il mio preferito tra i suoi scritti, l'ultimo che ho letto è Il corpo da tutto , su questo caliamo un velo pietoso. A me che piacciono i libri classici russi, queste brevi descrizioni non possono bastare, anche se trovo comunque i suoi libri leggeri e rilassanti, una specie di pausa tra un libro ed un altro, come quando leggo un manga. A chi piace invece piace la letteratura giapponese consiglio di leggere Murakami. Qualsisasi suo libro è bellissimo. L'unico che mi ha un pò deluso è l'elefante scomparso e altri racconti, che mi sembravano più bozze preparative per altri libri (infatti da unno dei racconti è poi nato il mio libro preferito L'uccello che girava le viti del mondo).

Ecco qui un breve commento su Il corpo sa tutto

Il libro dovrebbe descrivere attraverso dei racconti brevi, il percordo dal dolore alla guarigione attraverso il corpo e la psiche. Ammetto che non amo i romanzi brevi, ma questo se pur breve sembrava interminabile, lento oltre ogni cosa e privo di qualsiasi cosa che potesse svegliare la mia attenzione e la mia immaginazione.
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